Clima: improbabile che l’aumento medio della temperatura globale resti al di sotto di 1,5 gradi
È altamente improbabile che si riesca a contenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, l’obiettivo più ambizioso fissato dall’Accordo sul clima di Parigi (quello principale è rimanere entro i 2 gradi). È il parere concorde degli studiosi del clima riunitisi di recente all’Università di Oxford per una conferenza internazionale dal titolo 1,5 gradi: affrontare le sfide dell’Accordo di Parigi. Al momento gli scenari che portano a questo risultato sono pochi, e si tratta di scenari anomali.
Secondo Jim Hall, direttore dell’Environmental Change Institute di Oxford, siamo già a due terzi della strada per arrivare al limite. Le temperature medie nel 2015, l’anno più caldo mai registrato, sono state già di 1 grado più alte rispetto a 150 anni fa. Il primo anno con temperature medie di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali potrebbe verificarsi nel giro di un decennio.
Alcuni scienziati ritengono che fissare un obiettivo poco realistico come quello di +1,5 gradi sia stato un errore. «C’è il rischio che sia una distrazione», ha affermato il vicedirettore del Tyndall Centre for Climate Research in Inghilterra. «Il pericolo è che ci porti a guardare a soluzioni geoingegneristiche, piuttosto che a una decarbonizzazione profonda».
Le soluzioni geoingegneristiche sono sostanzialmente lo stoccaggio sotto terra dell’anidride carbonica: un sistema rapido per ridurre i gas serra, ma che per molti potrebbe rallentare il passaggio dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili. Secondo gli studiosi anche altri cambiamenti, come la riduzione dei rifiuti alimentari e la creazione di diete più sostenibili, con meno carne e meno ortaggi di serra importati potrebbero svolgere un ruolo importante nel raggiungimento dell’obiettivo.
(© Osservatorio AGR)