Export a gonfie vele per i formaggi italiani
Nel primo semestre dell’anno le esportazioni italiane del comparto lattiero-caseario hanno messo a segno ottimi risultati. Secondo Assolatte, l’Associazione italiana degli industriali del settore, nel solo segmento caseario lo scorso mese di aprile si è chiuso con uno straordinario +30% dei volumi, con eccezionali performance messe a segno in Francia (+27,3%) e in Spagna (+44,8%).
“In un quadrimestre – ha dichiarato con soddisfazione il presidente dell’Associazione, Paolo Zanetti – abbiamo superato il miliardo di euro di vendite di formaggi all’estero”.
Particolare attenzione merita la brillante prestazione sul mercato statunitense. Dal -76% di inizio anno, con la sospensione dei super dazi è iniziato un eccezionale recupero e, se il trend degli ultimi mesi dovesse continuare, per la prima volta i nostri formaggi sfonderanno il tetto delle 40.000 tonnellate. Un record assoluto.
Anche in Canada le imprese italiane stanno mettendo a segno risultati eccezionali, tanto che il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, è tornato a sottolineare l’importanza degli accordi internazionali per gli scambi commerciali e gli investimenti all’estero e in particolare del Ceta, il Comprehensive Economic and Trade Agreement tra l’Unione Europea e il Canada.
“I vantaggi oggettivi per le nostre imprese sono indiscutibili – ha dichiarato Scanavino – ora la politica deve accelerare sulla ratifica del Ceta per dare competitività al Sistema Italia. Con il riconoscimento e la tutela delle principali denominazioni dop e igp europee, l’accordo ha contribuito a facilitare un commercio equo e sostenibile, nel quadro delle regole internazionali”.
I dati parlano chiaro, spiega Assolatte: nel 2020 l’export di formaggi italiani in Canada ha sfiorato le 7.000 tonnellate, con un aumento del 35% sul 2017, anno in cui l’accordo Ceta è diventato operativo. Una significativa progressione che ha riguardato pressoché tutte le categorie di formaggi, a cominciare dalla mozzarella, cresciuta di 9 volte, e dal provolone (con un exploit del 232%). Incrementi considerevoli anche per grattugiati (37%), Asiago (28%), Grana Padano e Parmigiano Reggiano (27%), altri formaggi freschi (27%), Gorgonzola (25%) e Pecorino (11%).
E stime Assolatte suggeriscono un nuovo primato anche nel 2021, visto che l’export dei formaggi italiani in Canada sta registrando un tasso di crescita del 5%.