Emergenza siccità: danni all’agricoltura per 2 miliardi, il Mipaaf predispone piano di intervento
Attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei della Politica Agricola Comune, stanziamento di 700 milioni di euro per rafforzare e rendere più efficienti le infrastrutture idriche. Sono questi i principali assi del piano di intervento messo a punto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) per contrastare gli effetti della siccità.
La prolungata assenza di precipitazioni interessa ormai i due terzi della superficie agricola della Penisola, con danni alle coltivazioni e agli allevamenti che un’analisi di Coldiretti stima in circa 2 miliardi di euro.
«Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica», annuncia il Ministro Maurizio Martina.
Il riconoscimento della situazione di emergenza, spiega il Mipaaf in una nota, consente l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, comportando – tra l’altro – la sospensione delle rate dei mutui bancari delle imprese agricole e il blocco del versamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Benefici che, in considerazione della straordinarietà degli eventi climatici, sono stati estesi anche alle aziende che non hanno sottoscritto assicurazioni agevolate.
Sul fronte degli aiuti comunitari, è stato chiesto il via libera alla Commissione europea per aumentare gli anticipi dei fondi della Politica Agricola Comune, che con un incremento di 700 milioni potranno arrivare complessivamente a 2,3 miliardi di euro entro ottobre, garantendo maggiore liquidità alle imprese.
In particolare, le richieste formulate all’Esecutivo UE riguardano: l’autorizzazione all’erogazione di anticipi almeno fino al 70% per i pagamenti diretti e almeno fino all’85% per il sostegno concesso nell’ambito delle misure a superficie dello sviluppo rurale; l’applicazione di una deroga sul greening, che consenta agli agricoltori di utilizzare i terreni lasciati a riposo per il pascolo/sfalcio anche nei periodi in cui tale pratica è vietata.
Relativamente agli interventi sul medio periodo, il Mipaaf ha attivato un bando (che verrà chiuso entro il 31 agosto) per migliorare le infrastrutture irrigue, con una dotazione finanziaria di circa 600 milioni, al quale si aggiunge un investimento di 107 milioni di euro su sei opere irrigue già cantierabili e i cui lavori partiranno nei primi mesi del 2018.
Si tratta – sottolinea Martina – di interventi necessari alla luce dell’impatto che il cambiamento climatico produce sempre più spesso sull’agricoltura. Quello degli effetti dei mutamenti climatici, evidenzia il Ministro, «è un tema cardine che affronteremo anche in occasione del G7 agricoltura di ottobre a Bergamo, perché per tutelare gli agricoltori dalle crisi c’è bisogno di strumenti nuovi e più efficaci».
(© Osservatorio AGR)