Domande PAC 2017, la Commissione autorizza proroga al 15 giugno
Gli Stati membri dell’Unione europea possono prorogare dal 15 maggio al 15 giugno il termine di presentazione delle domande di aiuto relative alla PAC 2017. È quanto ha deciso la Commissione, in seguito alle richieste di alcuni Paesi che segnalavano come le modifiche ai sistemi amministrativi per la gestione delle domande avessero influito sulla capacità degli agricoltori di presentare tempestivamente le richieste.
Le difficoltà di quest’anno sono legate anche al nuovo obbligo di produrre in forma grafica il piano di coltivazione per almeno il 75% delle superfici oggetto di dichiarazione di sostegno, un aspetto che sta creando complicazioni e rallentamenti nelle procedure di caricamento dei dati e delle informazioni necessarie per una corretta compilazione delle domande.
A chiedere una dilazione dei termini era stata anche l’Italia, per bocca del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina. «La proroga che abbiamo ottenuto», afferma il Ministro, «è un segnale positivo verso migliaia di aziende agricole che potranno così beneficiare degli strumenti della PAC, senza rischiare di perdere risorse. Abbiamo lavorato molto in questi mesi e ringrazio il Commissario Phil Hogan di aver dato seguito concretamente agli impegni presi a Verona ad aprile».
L’estensione del temine di presentazione, precisa l’Esecutivo UE, riguarda sia le domande dei pagamenti diretti che quelle relative ai finanziamenti ai sensi dei Programmi nazionali di sviluppo rurale. Entrambe le misure sono finanziate attraverso gli stanziamenti accordati a ciascun Paese dell’Unione europea nell’ambito della Politica Agricola Comune.
La proroga della data di presentazione della domanda iniziale comporta lo slittamento anche delle altre scadenze, ad eccezione della data di materiale disponibilità delle superfici agricole a carico del richiedente, che rimane il 15 maggio.
Il Commissario europeo all’agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan ha sottolineato che gli Stati membri che decidono di avvalersi di tale possibilità devono comunque garantire il rispetto di tutte le regole di controllo del bilancio.
(© Osservatorio AGR)