Da Fruit Logistica le priorità per rilanciare l’ortofrutta italiana
L’ortofrutta italiana è stata come ogni anno protagonista a Fruit Logistica, la grande kermesse svoltasi nei giorni scorsi a Berlino, principale evento fieristico mondiale dedicato al settore.
Dopo un anno assai negativo sia sul fronte dell’export sia su quello dei consumi interni, a Berlino vi è stato un importante momento di confronto e condivisione tra il ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova, e i maggiori rappresentanti nazionali della produzione e del commercio di frutta e ortaggi per il rilancio del settore, sintetizzato nel documento che Alleanza Cooperative Agroalimentari, Assomela, Fruitimprese, Italia Ortofrutta e Cso hanno consegnato al ministro.
Primo obiettivo è la ripresa delle esportazioni, ferme a quota 4,7 miliardi di euro – nel 2019 il crollo è stato del 4% con i valori più bassi degli ultimi 5 anni – che valgono un terzo dei 15 miliardi realizzati dalla Spagna.
Per esportare di più, l’Italia deve aprire nuovi mercati ancora oggi chiusi da barriere fitosanitarie. Il documento evidenzia i risultati positivi ottenuti negli ultimi mesi, che riguardano Messico e Colombia per il kiwi, Taiwan, Vietnam e Thailandia per le mele, e puntualizza i prossimi obiettivi. Con il Brasile è in corso un negoziato per la ripresa delle esportazioni di susine angeleno, la varietà più importante. Con il Messico è sul tappeto il dossier congiunto su mele e pere. È poi in fase di negoziazione il dossier pere con la Cina, quello sul kiwi con il Vietnam, quelli su kiwi, pere, uva da tavola e altri prodotti con la Thailandia.
Per l’ortofrutta italiana in Cina si sta inoltre aprendo una nuova prospettiva. È infatti in fase conclusiva l’addendum per esportare i prodotti ortofrutticoli utilizzando anche navi stiva, un mezzo alternativo all’aereo e alla nave porta-container già ammessi, ma che permette di accorciare il transit-time a circa 20 giorni, contro i canonici 45 del container.
Nel documento consegnato al ministro è stato anche ribadito un altro aspetto di fondamentale importanza e cioè mettere a disposizione dei produttori ortofrutticoli tutti i mezzi di difesa e i prodotti fitosanitari efficaci per fronteggiare le emergenze connesse ai cambiamenti climatici, sempre comunque in un’ottica di sostenibilità delle produzioni. Il riferimento è al problema cimice asiatica e alla sostanza attiva chlorpyrifos-methyl, al momento l’unico rimedio efficace per la difesa da questo parassita, che lo scorso dicembre è stato però messo al bando dall’Unione europea.