5 Settembre
imprese & mercati

Cresce il grano tenero, ma preoccupa la qualità

Le stime sulla campagna 2019 del frumento tenero sono concordi: la produzione mondiale salirà ancora, e l’Italia non farà eccezione. Grazie a un’aumento delle superfici seminate di circa il 4,5% (da 541.000 a 566.000 ettari) e all’aumento delle rese, la produzione totale dovrebbe passare da 2,95 milioni di tonnellate a circa 3,17 milioni.

Meno buone, per il nostro Paese, sono le notizie sul fronte qualitativo: le forti e incessanti piogge di maggio e la successiva «stretta» di caldo di giugno hanno infatti causato diversi problemi, tra i quali un peso specifico mediamente più basso di uno o due punti percentuali rispetto allo scorso anno.

Inoltre, le condizioni meteo hanno in molte aree ostacolato l’effettuazione del trattamento fungicida sulla spiga, con l’effetto di una più aggressiva insorgenza di fusariosi e, purtroppo, con livelli di deossinivalenolo (DON) a volte superiori al massimo consentito dalla normativa vigente.

Un’indagine informale effettuata in Pianura Padana ha dato come risultato che il prodotto non conforme rappresenta tra il 20 e il 30% della produzione.

Attualmente non sono disponibili dati sul tenore proteico e sui parametri tecnologici, ma l’impressione generale è che, come nel resto d’Europa, anche in Italia la qualità non sia eccelsa, come hanno rilevato le prime analisi effettuate dai molini per quanto riguarda i valori di W (forza dell’impasto).

L’altro fattore decisivo per valutare la redditività del raccolto 2019 per le aziende agricole è ovviamente il prezzo. L’incremento delle semine è stato dovuto soprattutto alle buone quotazioni che si spuntavano durante lo scorso autunno, che andavano da 210 a 220 euro alla tonnellata, ma il problema è che, come spesso accade, l’evoluzione successiva, già a partire da gennaio, non è stata positiva, avendo presentato anzi un trend ribassista lento ma continuo.

Il listino di Bologna (voce «fino») ha esordito in luglio con quotazioni tra 185 e 190 euro/t, ossia circa 15 euro/t in meno rispetto agli ultimi prezzi del vecchio raccolto.

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