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Il Crea nella top ten per finanziamenti UE alla ricerca
Nel 2016 il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il più importante ente italiano dedicato all’agroalimentare, è entrato per la prima volta nella top ten europea degli istituti di ricerca per i finanziamenti ottenuti nel settore “Sicurezza alimentare, agricoltura e silvicoltura sostenibile, ricerca marina e marittima e delle acque interne e bioeconomia”, conosciuto come “Sfida sociale 2” di Horizon 2020.
Lo comunica il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), specificando che con 3,2 milioni di euro di fondi ottenuti dai ricercatori, il Crea si colloca all’ottava posizione della prestigiosa classifica internazionale.
I dieci progetti finanziati dall’Unione europea hanno temi che spaziano dagli studi sulla bioeconomia, alla resistenza alle malattie e al cambiamento climatico, allo sviluppo di soluzioni sostenibili per l’integrazione delle filiere e la gestione del patrimonio forestale.
Per rafforzare i risultati ottenuti, il Crea – prosegue il Mipaaf – intende impegnarsi nella creazione di una struttura dotata di persone esperte di Project Management e strumenti di politica comunitaria, che diano supporto a quei ricercatori che si vogliano proporre come coordinatori, li assistano nella predisposizione delle proposte per ogni aspetto non strettamente scientifico e li affianchino nella gestione quotidiana dei rapporti con i partner e con la Commissione europea.
Nato dall’incorporazione dell’Inea (Istituto nazionale di economia agraria) da parte del CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), il Crea è articolato in dodici centri di ricerca, distribuiti su tutto il territorio nazionale, ciascuno con uno o più sedi. Sei i centri di ricerca disciplinari: genomica e bioinformatica, agricoltura e ambiente, difesa e certificazione, ingegneria e trasformazioni agroalimentari, alimenti e nutrizione, politiche e bioeconomia. Altrettanti i centri di ricerca di filiera: cerealicoltura e colture industriali, colture arboree (alberi da frutta, agrumi e olivo), viticoltura ed enologia, orticoltura e florovivaismo, zootecnia e acquacoltura, foreste e produzioni del legno.
(© Osservatorio AGR)