7 Dicembre
politiche

Istituita la piattaforma europea contro gli sprechi alimentari

Fare dell’Europa, attraverso programmi di prevenzione in ogni Paese, una regione leader a livello globale nella lotta agli sprechi alimentari, in modo da dimezzarli entro il 2030. È l’obiettivo che intende perseguire la piattaforma dell’Unione europea per la prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari, inaugurata a Bruxelles il 29 novembre scorso.

 

L’iniziativa mira a supportare gli attori della filiera alimentare nell’individuazione e nell’attuazione delle misure necessarie per ridurre sia le perdite che gli sprechi e nella condivisione di buone pratiche. Il tutto allo scopo di facilitare la transizione verso un’economia circolare e sistemi alimentari più sostenibili. È questa un’esigenza particolarmente sentita anche sul piano etico poiché, a fronte di oltre 800 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame, ogni anno nella sola Europa vanno sprecate circa 88 milioni di tonnellate di alimenti. Si tratta di quasi il 20% di tutto il cibo prodotto, con costi per un valore superiore ai 140 miliardi di euro.

 

Per il Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis, la prima riunione della piattaforma è stata l’occasione per annunciare l’elaborazione, da parte della Commissione, di linee guida che facilitino la donazione di eccedenze alimentari e il loro riutilizzo. Il pane invenduto, ad esempio, potrebbe essere usato nella preparazione di cibi per animali, così come i biscotti frantumati e altri alimenti perfettamente commestibili ma non più commercializzabili.

 

È inoltre previsto l’esame di proposte per migliorare l’uso, da parte degli operatori della filiera, dell’indicazione della data di consumo degli alimenti, facilitandone la comprensione per i consumatori, in particolare per quanto riguarda la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”.

 

La piattaforma contro gli sprechi alimentari è composta da 70 membri, sia del settore pubblico che del settore privato, e riunisce: esperti degli Stati dell’Unione europea, organizzazioni internazionali come la FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura), l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), istituti di ricerca e associazioni di categoria, come il Copa-Cogeca, l’associazione delle organizzazioni agricole e delle cooperative europee.

 

I membri, nominati dalla Commissione, si riuniranno regolarmente fino alla scadenza del loro mandato, prevista per il 30 novembre 2017.

 

(© Osservatorio AGR)

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