Come funziona il Fondo ristorazione
Il cosiddetto Decreto Agosto, convertito con la legge 126 del 13 ottobre scorso, prevede tra l’altro l’istituzione del Fondo ristorazione che eroga contributi a fondo perduto alle imprese del settore ristorazione, compresi gli agriturismi, per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche dop e igp, valorizzando la materia prima di territorio.
Il Fondo può contare su una disponibilità finanziaria di 600 milioni di euro.
L’impresa di ristorazione presenta la domanda di contributo mediante il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o gli sportelli di Poste Italiane. Una volta espletata la verifica del rispetto del massimale degli aiuti de minimis da parte di Poste italiane, il Ministero autorizzerà in automatico la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato dalle Poste.
Entro 15 giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenterà a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti. Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.
Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro, al netto dell’Iva.
Possono accedere al contributo le imprese attive nel settore della ristorazione con codice ATECO prevalente 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), 59.29.10 (mense) e 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale). In fase di conversione sono stati aggiunti anche i codici 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (catering per eventi), e limitatamente alla somministrazione di cibo, il codice 55.10 (alberghi).
Il contributo è concesso alle imprese che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o a quelle già attive prima di tale data qualora il fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.
Il contributo è concesso per l’acquisto di prodotti da filiera nazionale effettuato dopo il 14 agosto 2020 e dimostrato attraverso apposita documentazione fiscale.