Il Cile è diventato il primo fornitore di frutta fresca della Cina
Nel 2016 il Cile è diventato il principale fornitore di frutta fresca della Cina, con un valore complessivo pari a 1,2 miliardi di dollari e un incremento del 22% in volume rispetto all’anno precedente.
È quanto risulta dagli ultimi dati diffusi dalle dogane cinesi, dai quali si evince che le spedizioni dal Paese sudamericano hanno rappresentato il 24% di tutta la frutta fresca importata dal colosso asiatico, che fino al 2015 aveva nella Thailandia il suo principale riferimento.
A trainare l’export di frutta cilena in terra cinese sono stati soprattutto ciliegie, mirtilli e prugne, ma anche kiwi, avocado, mele e uva da tavola. Prodotti ai quali quest’anno, per la prima volta, si sono aggiunte le nettarine, per le quali si prevede un business da 52 milioni di euro nella stagione 2017/18.
Dal 2012 le esportazioni di frutta fresca dal Cile verso il Paese della Grande Muraglia sono più che raddoppiate.
I rapporti commerciali tra le due nazioni sono regolati dall’accordo di libero scambio sottoscritto nel 2006, che stabiliva, entro i successivi dieci anni, l’esenzione dai dazi doganali per il 97,2% dei prodotti cileni importati dalla Cina. Attualmente la frutta proveniente dal Cile è soggetta a un basso regime tariffario, pari al 13%, cosa che ha determinato una contrazione nei prezzi di vendita, rendendola più competitiva all’interno del mercato asiatico.
(© Osservatorio AGR)