22 Luglio
imprese & mercati

Cereali e prodotti lattiero-caseari spingono al rialzo l’indice FAO dei prezzi alimentari

Con 175,2 punti, l’indice dei prezzi alimentari della FAO, un indice ponderato su base commerciale che misura le quotazioni di cinque principali categorie di prodotti (cereali, carne, prodotti lattiero-caseari, oli vegetali, zucchero) sui mercati internazionali, ha registrato nel mese di giugno un aumento dell’1,4% rispetto a maggio e del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il rialzo è stato determinato principalmente dai cereali e dai prodotti lattiero-caseari.

 

L’indice FAO dei cereali ha infatti registrato un +4,2%, in ragione dell’aumento dei prezzi del frumento ad alto contenuto proteico, dovuto al peggiorare delle condizioni dei raccolti negli Stati Uniti. Inoltre, la forte domanda di importazioni ha esercitato una pressione al rialzo sui prezzi internazionali del riso.

 

La disponibilità limitata di prodotti lattiero-caseari da destinarsi alle esportazioni ha reso più costosi burro, formaggio e latte scremato in polvere, spingendo il relativo indice – in crescita dell’8,3% – ai livelli più alti degli ultimi 3 anni, sebbene risulti ancora inferiore del 24% rispetto al picco raggiunto nel febbraio 2014.

 

In rialzo anche l’indice FAO dei prezzi della carne che, con un +1,8%, segna per il sesto mese consecutivo un moderato aumento. A rafforzare i prezzi della carne bovina e ovina è stata la disponibilità limitata delle esportazioni provenienti dall’Oceania, mentre la crescita della domanda ha sostenuto i prezzi della carne suina. Al contrario, le quotazioni del pollame hanno continuato a risentire delle preoccupazioni sulla diffusione dell’influenza aviaria in Europa, Asia e Africa.

 

(© Osservatorio AGR)

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