Campari cede i vini cileni Lapostolle
Il gruppo Campari conferma la strategia di uscita dal comparto dei vini fermi, annunciando di aver siglato un accordo di vendita per 30 milioni di euro dei vini Lapostolle in Cile. Il business ceduto comprende i vini cileni e il pisco (distillato di mosto), i vigneti, gli impianti per la produzione e la vinificazione, i magazzini, l’attivo immobiliare e le attività alberghiere.
L’azienda vitivinicola sudamericana, che ha avuto nel 2015 un giro di affari di 13,6 milioni di euro, entro due mesi sarà rivenduta ad Alexandra Marnier Lapostolle. Era entrata nel perimetro di Campari nel giugno 2016, quando la multinazionale italiana degli alcolici aveva rilevato per 684 milioni di euro la Société des Produits Marnier Lapostolle, storica azienda francese nota per il marchio del cognac aromatizzato all’arancia.
Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Campari, Bob Kunze-Concewitz, la vendita dei vini cileni rientra nella strategia del gruppo che prevede di concentrarsi sul core business dei liquori. Nel 2016 Campari ha ceduto attività non strategiche per 96 milioni di euro, tra cui l’azienda vitivinicola algherese Sella & Mosca.