Caffè: Lavazza rileva l’80% della canadese Kicking Horse
Con un’operazione da 142 milioni di euro, Lavazza ha rilevato l’80% del capitale di Kicking Horse Coffee, leader canadese nel segmento del caffè biologico ed equo sostenibile, nato nel 1996.
Per il gruppo piemontese si tratta della terza acquisizione estera in 2 anni, dopo quella della danese Merrild e della francese Carte Noire.
«Kicking Horse rappresenta uno di quei “local jewels” che il gruppo Lavazza continua a ricercare nell’ambito della propria strategia di globalizzazione e di posizionamento premium», ha commentato l’amministratore delegato di Lavazza, Antonio Baravalle, che presiederà il board dell’azienda canadese. La fondatrice Elana Rosenfeld resta azionista con il 20% e manterrà la carica di amministratore delegato.
La nuova acquisizione rappresenta un passo importante per la strategia di sviluppo in America Settentrionale, un mercato chiave per il gruppo italiano, intenzionato a valorizzare la brand equity di Kicking Horse Coffee, condividendone le competenze e i valori.
«Oggi il caffè organico e fair trade rappresenta uno dei principali trend, sia a livello internazionale che nel Nord America in particolare», spiega Baravalle. «Kicking Horse Coffee è leader in questo segmento, con un brand dalle caratteristiche perfettamente complementari al portafoglio Lavazza. Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta sempre a doppia cifra e, grazie a questa acquisizione, le prospettive di sviluppo anche oltre i confini del Canada aumenteranno in maniera significativa»
Fondata a Torino nel 1895, Lavazza è al sesto posto nella classifica dei torrefattori mondiali. L’azienda italiana, presente attualmente in oltre 90 Paesi tramite consociate e distributori, esporta il 60% della sua produzione. Nel 2016 ha chiuso l’anno con un fatturato di 1,9 miliardi di euro, realizzato per il 20% in Francia, dove detiene la leadership nel mercato del caffè. L’obiettivo del management è raggiungere i 2,2 miliardi di fatturato entro il 2020.
(© Osservatorio AGR)