14 Ottobre
mutamenti climatici

Caffè, i cambiamenti climatici potrebbero dimezzarne la produzione entro il 2050

Le aree adatte alla coltivazione di caffè potrebbero dimezzarsi da qui al 2050 a causa dei cambiamenti climatici. Lo rivela il rapporto A Brewing Storm del Climate Institute di Sidney. Saranno quindi a rischio i mezzi di sostentamento di oltre 120 milioni di persone, principalmente dei Paesi più poveri del mondo, con inevitabili conseguenze economiche e sociali.
La ricerca dell’istituto australiano contiene studi che trattano non solo delle previsioni future, ma anche degli effetti già osservati dagli scienziati. Ad esempio, l’aumento delle temperature, in alcuni casi di oltre 1°C, in Paesi come la Colombia, il Brasile e il Vietnam ha già portato a un dimezzamento dei raccolti rispetto a quelli degli anni Sessanta.

Uno dei motivi principali, spiega il rapporto, è che la Coffea arabica, la varietà che da sola rappresenta il 70% della scorta mondiale di caffè, è estremamente sensibile al calore: a temperature superiori ai 23 °C, infatti, la pianta tende a crescere troppo in fretta e a generare frutti troppo presto. Questo danneggia la qualità dei chicchi e rende la produzione inutilizzabile. Ma le temperature non sono l’unico problema: precipitazioni anormali, parassiti e malattie delle piante sono altri conseguenze dirette dei cambiamenti climatici, conseguenze in grado di danneggiare seriamente le coltivazioni a livello globale.
Secondo gli studiosi l’unico modo per evitare che lo scenario poco rassicurante delineato dalla ricerca si tramuti in realtà è prendere provvedimenti immediati ed efficaci per ridurre le emissioni di gas serra.

 

(© Osservatorio AGR)

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