Burro: la carenza sui mercati mette in allarme l’industria dolciaria
La persistente carenza di burro sui mercati e il conseguente aumento dei prezzi, registrato negli ultimi mesi, stanno suscitando una crescente preoccupazione nell’industria alimentare. È di pochi giorni fa, infatti, l’allarme lanciato dall’Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, che segnala i forti problemi di disponibilità di una materia prima largamente utilizzata dalle aziende dolciarie del Belpaese.
La situazione è particolarmente problematica per alcune produzioni (come panettone, pandoro e colomba) regolamentate da disciplinari dettagliati, che impongono l’uso del burro come ingrediente fondamentale e caratterizzante, e quindi a norma di legge non sostituibile.
Le difficoltà di approvvigionamento – sottolinea l’associazione – potrebbero avere un impatto negativo tanto sul piano produttivo quanto su quello occupazionale, mettendo a rischio un comparto che vale oltre otto miliardi di euro e occupa 40mila lavoratori qualificati.
La scarsità di burro, con la riduzione degli stock ai minimi storici, interessa buona parte dell’Unione europea ed è stata determinata da molteplici fattori: gli incentivi comunitari per limitare la produzione di latte, l’incremento della produzione dei formaggi, la progressiva sostituzione dell’olio di palma, la maggiore domanda dell’industria alimentare.
Sul fronte dei prezzi, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea, il burro ha segnato un aumento dell’82% su base annua e un +10% solo nell’ultimo mese.
I principali produttori, vale a dire Germania, Francia, Regno Unito e Polonia, nei primi mesi del 2017 hanno tutti registrato una diminuzione dell’offerta.
(© Osservatorio AGR)