Boccata d’ossigeno per il latte italiano
Dopo mesi contrassegnati da un susseguirsi di allarmi lanciati dal mondo allevatoriale italiano per il futuro delle stalle da latte, strette tra il continuo aumento dei costi e un prezzo del latte alla stalla troppo basso, arriva finalmente una buona notizia: il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha annunciato mercoledì 10 novembre di aver «sottoscritto il protocollo di intesa per il sostegno alla filiera lattiero-casearia. Un risultato reso possibile dallo sforzo di tutte le parti che compongono la filiera: produttori, trasformatori e distributori. Tutti insieme abbiamo raggiunto un accordo che permette agli agricoltori un riequilibrio nella distribuzione del valore aggiunto lungo la catena del valore».
Per quanto riguarda il contenuto dell’accordo, la Grande Distribuzione Organizzata – riferisce la Coldiretti – si impegna affinché si valorizzino e si incrementino gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt e formaggi freschi e semi stagionati, tutti da latte 100% italiano, riconoscendo un premio «emergenza stalle» che viene corrisposto alle imprese della trasformazione per poi essere riversato integralmente agli allevatori, sino a 3 centesimi di euro al litro di latte, con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla, Iva esclusa.
Le imprese di trasformazione, incluse le cooperative, a loro volta si impegnano a riconoscere agli allevatori loro fornitori un premio aggiuntivo fino a 1 centesimo di euro al litro di latte entro la soglia fissata di 0,41 euro/litro alla stalla, Iva esclusa, per il latte conferito nella regione Lombardia, parametro dal quale determinare le soglie di premio indicativo per il latte conferito nelle altre regioni d’Italia, senza tuttavia andare a diminuire quanto già riconosciuto.
Compiacimento è stata espresso anche da Confagricoltura: «Siamo particolarmente soddisfatti – dice Massimiliano Giansanti – anche per il fatto che sia stata accolta la proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il settore».