I biocombustibili per aerei efficaci contro i cambiamenti climatici
L’utilizzo di biocombustibili per il trasporto aereo, oltre a ridurre l’inquinamento atmosferico, può contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. Lo rivela uno studio che la NASA, l’Agenzia spaziale statunitense, ha condotto in collaborazione con il Consiglio delle ricerche canadese e il Centro aerospaziale tedesco.
La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, dimostra che l’uso di una miscela di combustibile convenzionale e biocombustibile riduce significativamente le emissioni di particolato dei motori degli aerei rispetto al solo carburante convenzionale.
Si tratta di risultati che, per la prima volta, si basano non solo su simulazioni a terra, ma anche su sperimentazioni condotte in aria.
Durante i test di volo, i tecnici della Nasa hanno raccolto dati sugli effetti che i carburanti alternativi producono sulle prestazioni del motore, le emissioni e le scie dei veicoli.
Le particelle rilasciate dai motori degli aeroplani producono scie di condensazione che formano nuvole persistenti non esistenti in natura che, interagendo con la radiazione della luce solare e cambiando la quantità d’acqua presente in atmosfera, possono influenzare il clima.
I test sono stati effettuati con un DC-8 che volava a un’altezza di 40mila piedi (circa 12mila metri) bruciando una miscela composta per il 50% di combustibile tradizionale per aerei e per l’altra metà di biocarburante derivato dalla camelina, un vegetale il cui seme è molto ricco di olio.
Per misurare l’inquinamento prodotto, il DC-8 era seguito da tre aerei che si alternavano nelle rilevazioni delle emissioni e nello studio della formazione delle scie.
Dalla ricerca è emerso che, rispetto ai combustibili tradizionali, l’utilizzo della miscela riduce le emissioni di particelle nei gas di scarico prodotte dagli aeromobili in una percentuale variabile tra il 50 e il 70%. La diminuzione si presenta meno pronunciata con motori regolati per produrre valori di spinta molto elevati rispetto a valori bassi e medio-bassi.
Il risultato fornisce parametri microfisici che potrebbero essere utili per valutare il potenziale dell’uso di biocombustibili in aeronautica come strategia per mitigare il cambiamento climatico. Lo studio prevede ulteriori sperimentazioni, che saranno condotte in Germania a partire da gennaio 2018.
(© Osservatorio AGR)