10 Agosto

Zootecnia, si assicura l’8% della Plv del settore

Il trend di lungo periodo è positivo, ma il mercato assicurativo sembra essersi adesso stabilizzato. In due sole regioni (Lombardia e Piemonte) si concentra oltre il 70% dei valori. Schiacciante il predominio del comparto bovino.

 

Un mercato quasi triplicato nell’arco di dieci anni. Con i valori assicurati che, sulla base dei dati aggiornati al 2019, si sono adesso stabilizzati attorno a un miliardo e 300 milioni di euro.

 

È la dimensione, in termini di coperture economiche, delle polizze assicurative sulle produzioni zootecniche. Sono strumenti che risarciscono gli allevatori in caso di mancato reddito e di abbattimento forzoso dei capi, a seguito di epizoozie, e che rimborsano i costi di trasporto e di smaltimento delle carcasse nel caso di decesso degli animali. A queste garanzie si aggiungono quelle per la mancata produzione di latte, nei comparti bovino e ovicaprino, e di miele, specifica del settore apistico.

 

Le polizze assicurative sulle produzioni zootecniche hanno validità annuale e sono di norma automaticamente rinnovabili all’inizio di ogni anno. Per le garanzie riguardanti le epizoozie, la contribuzione pubblica è determinata dal Piano di gestione dei rischi in agricoltura nella misura massima del 70% del premio, mentre la copertura delle spese di smaltimento gode di un sostegno del 50%.

 

Sui pagamenti pubblici si registrano, tuttavia, ancora forti ritardi dovuti a un eccesso di burocrazia nelle pratiche di erogazione dei contributi. Un fenomeno – come recentemente ricordato dalla Confagricoltura di Cuneo – che contribuisce ad “aggravare la già difficile situazione degli allevatori, alle prese con una consistente carenza di liquidità causata dalle criticità connesse all’emergenza sanitaria da Coronavirus”.

 

I dati storici sui valori assicurati, riportati nel Rapporto Ismea sulla gestione del rischio in agricoltura 2020, evidenziano dal 2010 al 2019 un trend espansivo, con una sola battuta d’arresto verificatasi nel 2018.

 

Sul mercato delle assicurazioni agricole agevolate, le polizze zootecniche rappresentano una quota del 16%, contro il 72% delle colture vegetali e il 12% delle strutture.

 

Le ultime evidenze riferiscono di una crescita solo marginale, del più 0,4% tra il 2018 e il 2019, contro un aumento di oltre il 5% registrato negli ultimi dodici mesi per l’intero mercato assicurativo.

 

A livello di garanzie, le coperture dei costi di trasporto e smaltimento carcasse coprono il 68% delle polizze del settore, in tutto poco meno di 61.000, e l’86% dei premi (22,2 milioni di euro in totale). Seguono la garanzia abbattimento forzoso, a copertura della perdita totale o parziale del capitale zootecnico assicurato (consistenza dei capi), che assorbono il 18% delle polizze e il 6% dei premi, e la garanzia mancato reddito che incide rispettivamente per il 14% e l’8%.

 

Da rilevare che nel corso degli anni, le tipologie di allevamenti sul mercato delle polizze agevolate sono progressivamente aumentate; da coperture inizialmente riservate al solo bestiame bovino e suino si è passati a un portafoglio prodotti molto più articolato, con polizze anche per avicoli, bufalini, caprini, conigli, equidi e ovini.

 

Tuttavia, le quote di mercato mostrano ancora un forte squilibrio sui bovini da carne e da latte, con il 75% dei valori assicurati, mentre le altre tipologie di allevamento non superano, singolarmente, il 5%, ad eccezione dei suini, tipologia che concentra il 10% di quota.

 

Anche i costi assicurativi mostrano una significativa variabilità, considerando che rispetto a una tariffa media nazionale dell’1,71%, si osservano un valore minimo dello 0,99% per i bovini da latte e un tasso massimo del 5,55% per gli ovini.

 

Netta anche la concentrazione geografica, con adesioni in 14 regioni, ma con una schiacciante prevalenza dei valori assicurati in Lombardia (36% del totale) e Piemonte (35%). Segue l’Emilia-Romagna, con il 16% di incidenza, mentre nel Mezzogiorno il primato va alla Sardegna con una quota di mercato del 5%.

 

Mediamente, le polizze a copertura dei costi di trasporto e smaltimento carcasse registrano la tariffa più elevata, pari al 3,77%, contro tassi dello 0,22% e dell’1,05% applicati dalle compagnie rispettivamente per le garanzie abbattimento forzoso e mancato reddito.

 

Da rilevare la scarsa incidenza del mercato assicurativo sul valore complessivo della produzione zootecnica nazionale.

I dati mostrano che le polizze coprono solo l’8% della Plv del settore, valutata dall’Istat attorno a 16,3 miliardi di euro. 

Cattolica Assicurazioni S.p.A.

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