Partenariato Europeo per l’Innovazione in agricoltura e Gruppi Operativi: a che punto siamo in Italia?
Innovazione in agricoltura e PEI
Il “Partenariato europeo per l’innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” (PEI-AGRI) rappresenta una delle grandi novità della nuova Politica di sviluppo rurale 2014-2020 ed evidenzia la crescente attenzione delle istituzioni comunitarie verso il tema dell’innovazione in agricoltura. Tale strumento ha l’obiettivo di promuovere l’innovazione attraverso un approccio cooperativo programmato dal basso, ovvero dalle singole aziende agricole, e trova operatività nei Gruppi operativi (GO) costituiti su specifiche tematiche.
Il quadro europeo
L’intervento in questione ha richiamato da subito un forte interesse a livello europeo con 94 PSR su 118 in tutta l’Unione europea che hanno programmato la misura. Fino al 2020 sono attesi complessivamente 3.205 Gruppi operativi in tutti i Paesi UE con un’allocazione finanziaria totale media dell’1,7% delle risorse totale dei programmi. Non poco se si considera il carattere innovativo dello strumento e la possibilità di trainare risorse anche da altri interventi collaterali che possono essere attivati (es. misura investimenti, consulenza, formazione). All’interno dei Programmi di sviluppo rurale, l’intervento si colloca nella Misura 16 “Cooperazione” ed in particolare nella Sottomisura 16.1 (“Sostegni per la costituzione e operatività dei GO del PEI”) e 16.2 (“Sostegni per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”).
I numeri dell’intervento
L’Italia è uno dei Paesi europei che ha puntato maggiormente sullo strumento: 20 PSR su 21 hanno programmato l’intervento con l’unica eccezione della Valle d’Aosta che ha deciso di non attivare la Sottomisura 16.1. Fino al 2020 sono attesi complessivamente 625 Gruppi operativi che possono contare su una dotazione finanziaria di 320 milioni di euro. Tra i vari Paesi europei solo la Spagna registra valori migliori con 849 Gruppi operativi stimati.
Modalità operative e livelli di attuazione
In Italia sono previste diverse modalità di implementazione dello strumento a livello territoriale. Vi sono infatti alcune Regioni che hanno deciso di concentrare l’aiuto per la costituzione dei Gruppi operativi e la realizzazione della proposta progettuale in un unico Bando (Sottomisura 16.1) mentre altre che hanno optato invece per una gestione separata dei due interventi prevedendo il finanziamento del progetto nella Sottomisura 16.2. A queste due ipotesi di riferimento si aggiungono altre modalità operative intermedie. A che punto siamo con l’attuazione della misura? In molte regioni lo strumento è già diventato operativo con la pubblicazione dei relativi bandi. Al momento (14 ottobre 2016) sono 8 le regioni che hanno avviato lo strumento per la costituzione del GO e/o per la realizzazione del relativo progetto.
In particolare: Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Puglia hanno già aperto e chiuso i termini per la presentazione delle domande mentre Umbria, Provincia Autonoma di Trento e Piemonte sono ancora in corsa. Le scadenze sono tuttavia imminenti: Umbria (scaduto il 4 ottobre 2016 per la Sottomisura 16.1 relativa alla creazione dei GO, al momento attiva la Sottomisura 16.2 per l’implementazione dei progetti con scadenza 2 aprile 2017); Provincia Autonoma di Trento (31 ottobre 2016) e Piemonte (15 novembre).
I primi dati disponibili nelle regioni in cui il Bando si è già chiuso sono rassicuranti e mostrano un rilevante interesse verso lo strumento. In Emilia Romagna sono stati stanziati per questa prima tornata circa 12,5 milioni di euro che porteranno alla costituzione di 52 gruppi operativi per l’innovazione (GOI) impegnati su altrettanti progetti di innovazione. Questi progetti coinvolgeranno complessivamente circa 400 soggetti tra aziende agricole e agroalimentari, Università, Enti di ricerca ed Enti di formazione e di consulenza. Considerando anche il cofinanziamento privato i 52 progetti garantiranno investimenti per 14,5 milioni di euro. Entro la fine del 2016 sono previsti, inoltre, ulteriori 16 milioni di euro di risorse pubbliche per nuovi bandi per la ricerca in agricoltura attesi tra ottobre e dicembre.
Anche per la Regione Toscana i dati confermano un positivo andamento dello strumento con 150 domande presentate per la creazione di Gruppi operativi. Di questi ne verranno finanziati 20 che potranno contare su un contributo massimo di 50mila euro per progetto. Complessivamente le risorse finanziarie totali previste in questa prima tornata per l’intervento 16.1 sono pari ad 1 milione di euro.
(© Osservatorio AGR)