L’attività agrituristica in Italia
Il contesto di riferimento
Negli ultimi anni le aziende agricole stanno puntando sempre più sullo sviluppo di attività connesse a quella agricola; l’obiettivo è integrare il valore ottenuto con la vendita di prodotti e garantire una diversificazione delle fonti di reddito utile a ridurre il rischio d’impresa. L’attività agrituristica rappresenta una delle principali forme di diversificazione realizzate dalle aziende agricole. Attraverso questa strategia le aziende ampliano il perimetro delle attività verso servizi di ricezione ed ospitalità.
Questa evoluzione è stata accompagnata da una contestuale reinterpretazione del concetto di spazio rurale da parte dei consumatori. I territori rurali non sono più visti come aree marginali ma, al contrario, come un insieme di risorse ambientali, naturali, storiche, culturali, in cui poter consumare e fruire l’intero paniere dei valori agroalimentari e territoriali.
Il quadro normativo
Una forte spinta verso tale cambiamento si è avuta con la Legge di Orientamento del 2001, con la quale il concetto di multifunzionalità trova formalmente spazio in Italia. Con tale riforma l’azienda agricola può produrre cibo, offrire servizi, trasformare i prodotti e venderli direttamente ai consumatori.
In Italia, l’attività agrituristica è regolata dalla Legge 96 del 2006, che definisce l’agriturismo come attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli. Tale normativa chiarisce le attività che possono esercitare le aziende agrituristiche. Tra queste: a) dare ospitalità; b) somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e di aziende agricole della zona – con preferenza ai prodotti tipici -; c) organizzare degustazioni di prodotti aziendali; d) implementare attività ricreative, culturali, didattiche, sportive, escursioni, ippoturismo finalizzate al miglioramento del territorio e del patrimonio rurale.
Nell’ambito di questo quadro di riferimento le leggi regionali possono stabilire ulteriori criteri e limiti per lo svolgimento dei servizi agrituristici.
Quante sono le strutture agrituristiche in Italia?
Nel 2016 si conferma il trend positivo del settore agrituristico, in linea con l’andamento registrato negli ultimi anni, tanto per il numero di strutture quanto per le presenze registrate negli agriturismi.
Sono 22.661 le aziende agrituristiche autorizzate nel 2016, 423 in più rispetto all’anno precedente (+1,9%). Tale incremento, dato dalla differenza tra le 1.275 nuove aziende e le 852 cessazioni, rispecchia l’andamento degli ultimi 10 anni (figura 1). Dal 2006 al 2016, infatti, vi è stato un notevole incremento delle attività agrituristiche, cresciute del 35% con un aumento di 5.896 unità in termini assoluti (da 16.765 a 22.661).
Figura 1: Evoluzione del numero di agriturismi in Italia
Fonte: Istat
Nel 2016 sono 4.866 i comuni in Italia in cui sono attive aziende agrituristiche, 39 in più rispetto all’anno precedente (+0,8%) e ben 799 nei confronti del 2006 (+19,6%).
È la Toscana la regione leader in Italia per numero di agriturismi (figura 2), con 4.518 strutture nel 2016, seguita sul podio dal Trentino Alto Adige (3.581 strutture, di cui 3.150 in Provincia di Bolzano) e dalla Lombardia (1.614 strutture). Il minor numero di agriturismi si registra in Basilicata (162), Molise (136) e Valle d’Aosta (61).
Figura 2: Agriturismi per Regione
Fonte: Istat
Nell’ultimo decennio la crescita degli agriturismi ha coinvolto tutto il territorio italiano, con incrementi maggiori nel centro Italia e nel nord-ovest, dove si rilevano rispettivamente +1.900 e +1.434 strutture (complessivamente il 56,5% dell’incremento nazionale).
La domanda: le presenze negli agriturismi
Importanti sono anche i numeri sulle presenze dei clienti negli agriturismi, che nell’anno appena trascorso ammontano a 12,1 milioni (+6,6% rispetto al 2015), come emerge dall’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi.
Circa 1 italiano su 5, dunque, è stato nell’anno appena trascorso ospite in una struttura agrituristica.
Per quanto riguarda invece i servizi offerti dalle strutture agrituristiche, anche nel 2016 si registra la tendenza a diversificare la tipologia di attività con pacchetti turistici integrati. In particolare: 8.264 aziende svolgono contemporaneamente attività di alloggio e ristorazione, 10.390 offrono oltre all’alloggio altre attività agrituristiche e 1.917 svolgono tutte le quattro tipologie di attività agrituristiche autorizzate (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività).
(© Osservatorio AGR)