13 Aprile
approfondimenti

La diversificazione in agricoltura: punti di forza e caratteristiche aziendali

Le attività di diversificazione in agricoltura

Le attività svolte dalle aziende agricole europee sono sempre più orientate verso lo svolgimento di pratiche e funzioni non legate esclusivamente alla produzione primaria. Negli ultimi anni sono costantemente aumentate le attività diverse da quella agricola ma ad essa connesse, quali la trasformazione delle produzioni agricole, la ricezione e ospitalità, la somministrazione di degustazioni e pasti, lo svolgimento di lavorazioni agricole presso altre aziende, la produzione di energia rinnovabile e altre pratiche connesse all’agricoltura anche di stampo molto innovativo (come nel caso dell’agricoltura sociale o degli agrinido).

 

I vantaggi della diversificazione in agricoltura

Le ragioni che nel tempo hanno sostenuto l’allargamento delle funzioni svolte dalle aziende agricole verso altre attività diverse da quella agricola vanno ricercate nella possibilità di migliorare il proprio posizionamento nella filiera agroalimentare (trattenendo maggiori quote di valore aggiunto in azienda attraverso la trasformazione dei prodotti agricoli), l’integrazione con il contesto territoriale in cui si trovano ad operare (turismo rurale) e, in generale, una maggior convergenza verso le nuove istanze collettive nei confronti dell’agricoltura. Inoltre, la ricchezza derivante da tali attività non risente delle criticità collegate alla accresciuta volatilità dei prezzi delle produzioni agricole e, soprattutto, la fase di avvio trova un sostegno finanziario importante nell’ambito delle politiche europee di sviluppo rurale dedicate alla diversificazione in agricoltura gestite dalle regioni con i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR). Sempre attraverso le attività diverse da quella agricola si possono migliorare i livelli di occupazione del capitale umano impiegato in azienda e beneficiare delle opportunità collegate alla realizzazione di economie di scopo.

 

 

Diversificazione in agricoltura: caratteristiche strutturali ed economiche

Secondo le ultime informazioni statistiche disponibili sul tema della diversificazione in agricoltura, in Europa si contano circa 735mila aziende agricole che realizzano altre attività oltre a quella propriamente agricola; questo significa che rispetto al totale del tessuto agricolo comunitario il 6,8% svolge altre funzioni rispetto all’esclusiva produzione agricola. Tale tasso di diversificazione medio assume declinazioni differenti nei più importanti Stati membri; in Italia il 10% delle aziende agricole realizza attività non agricole ma ad essa connesse, un livello molto simile a quanto si registra in Francia (10,5%). Scenari molto differenti si evidenziano invece in Germania e Spagna. Nel primo caso la quota di aziende diversificate raggiunge il 33,0% del totale aziende agricole, mentre nel Paese iberico non arriva al 2% (figura 1).

 

Figura 1 – Aziende agricole con altre attività remunerative oltre a quella agricola (% sul totale aziende agricole)

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Fonte: elaborazioni su dati Eurostat.

 

L’analisi delle caratteristiche strutturali delle aziende agricole che praticano altre attività oltre a quella agricola mostra che si tratta di un sistema robusto, in cui le dimensioni fisiche registrano valori elevati e sistematicamente superiori rispetto al totale delle aziende agricole (figura 2).

 

 

Figura 2 – Superficie Agricola Utilizzata (SAU) delle aziende agricole con e senza attività connesse (ettari per azienda agricola)

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Fonte: elaborazioni su dati Eurostat.

 

In Italia le aziende diversificate hanno una superficie produttiva media di circa 30 ettari, valore più che doppio del dato medio nazionale. Uno scenario molto simile definisce il sistema agricolo spagnolo e la media dell’UE-28, mentre una minore distanza fisica caratterizza le aziende diversificate e non in Francia e Germania, che si attestano su dati di SAU media molto più alti.

Dal punto di vista economico, la realizzazione di attività di diversificazione in agricoltura garantisce effetti molto positivi, poiché una parte di fatturato aziendale non risente delle dinamiche proprie del sistema agricolo che, negli ultimi anni, è stato sottoposto a forti pressioni al ribasso dei prezzi dei prodotti agricoli. La quota di aziende che ricava oltre il 50% del fatturato aziendale dalla realizzazione di attività non agricole è in costante crescita in Europa e, in Italia, rappresentano la quasi totalità delle aziende (97,6%) con attività diverse da quella agricola ma ad essa connessa. Mediamente nell’UE-28 il 28,7% delle aziende diversificate produce oltre il 50% del reddito aziendale da attività non agricole, una percentuale molto simile anche per Francia e Spagna (rispettivamente 28,3% e 26,2%), mentre in Germania solo il 12,7% di aziende produce oltre il 50% del reddito aziendale da attività connesse all’agricoltura.

 

 

Scenario evolutivo e attività di diversificazione in agricoltura

In futuro l’importanza delle attività non agricole tenderà ad assumere un peso ancora più rilevante nel sistema agricolo europeo e italiano, non solo perché supporta processi di diversificazione del reddito agricolo (immunizzandone una parte dalle dinamiche di settore), ma anche perché le richieste sociali al settore agricolo sono sempre più attente alla dimensione territoriale, sociale, culturale e ambientale dell’attività agricola.

 

(© Osservatorio AGR)

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