Il Settore Vitivinicolo Francese Punta sul Partenariato Europeo per l’Innovazione
Il Partenariato Europeo per l’Innovazione in Francia
Lo strumento del Pei-Agri (Partenariato Europeo per l’Innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”) introdotto con la programmazione 2014-2020, propone esempi interessanti per lo sviluppo di alcuni settori strategici del comparto agroalimentare dei singoli Stati membri.
I diversi progetti sviluppati di recente in Francia nell’ambito del Pei-Agri, per il settore vitivinicolo, ne rappresentano un esempio concreto, e sono caratterizzati da un approccio interattivo e di cooperazione sul tema “innovazione”.
In questo focus saranno approfondite alcune di queste idee progettuali, con particolare attenzione agli obiettivi ed ai risultati in un’ottica di sviluppo integrato di tipo settoriale.
Si tratta nello specifico di tre progetti che coprono tematiche complementari: l’innovazione tecnologica in ambito produttivo, l’introduzione di innovazioni di processo finalizzate ad una migliore conservazione del prodotto e, infine, innovazioni per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi di produzione nel biologico.
I tre progetti illustrati nel presente approfondimento sono: 1) Vigneto 2.0; 2) Conservin: per l’invecchiamento dei vini bianchi e rosati del Languedoc Roussillon e 3) Progetto per l’ottimizzazione della lavorazione del terreno nella viticoltura biologica.
Le tre idee progettuali
Vigneto 2.0
L’iniziativa “Vigneto 2.0” ha preso il via nel 2016 nei territori del Tarn ed Aveyron con lo scopo di testare direttamente con i produttori di vino le nuove tecnologie in vigna per identificarne punti di forza e debolezza e garantirne la diffusione. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di rafforzare i legami innovativi e le interazioni con le piccole e medie imprese (PMI) per soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori. Le attività, che possono contare su un budget complessivo di 190 mila €, si concentrano su tre tematiche innovative. Tra queste: il monitoraggio e la mappatura (anche attraverso l’utilizzo di satelliti e droni), la guida semi-autonoma/assistita ed, infine, la robotica. I partner coinvolti nelle attività sono: Agriculture Chamber of Tarn (Camera di Agricoltura di Tarn) ed il Gruppo cooperativo Vinovalie.
I risultati attesi prevedono un migliore utilizzo degli input; un potenziamento della competitività delle aziende viticole ed il miglioramento delle condizioni di lavoro.
In questa ottica, il miglioramento delle conoscenze, insieme all’adozione delle nuove tecnologie, potrebbe fornire un contributo per la riduzione degli input produttivi ed un risparmio nell’utilizzo di fertilizzanti in grado incidere sulla competitività aziendale.
Conservin
Il Progetto “Conservin” avviato nel 2015 nei territori dell’Hérault, dell’Audee e dei Pirenei orientali (Pyrénées-Orientales), ha l’obiettivo di fornire un contributo in termini di innovazione nei processi produttivi e nella conservazione del prodotto. Le attività si incentrano sulla valutazione dell’ossidabilità intrinseca delle varietà di uve utilizzate principalmente per la produzione di vini bianchi e rosati nell’area della Linguadoca (al Sud della Francia), e lo studio della loro modulazione attraverso la fertilizzazione o l’irrigazione. Contemporaneamente il progetto intende valutare l’effetto del processo enologico sulla valutazione del profilo del vino (aroma, colore, ecc.). Infine, sarà approfondita la temperatura e la dissoluzione dell’ossigeno nel vino durante il trasferimento e lo stoccaggio oltre all’indagine tecnica ed economica di mezzi alternativi per avere vini freschi durante l’estate: fermentazione ritardata rispetto alla conservazione a freddo.
Il progetto, che si chiuderà entro il 2019, può contare su un budget complessivo di circa 560 mila €. Sono coinvolti come partner delle attività: istituti di ricerca, tra cui l’IFV (Istituto francese di vino e vite) e l’INRA Science & Impact oltre a produttori di vino come le Vigneron Catalans e Les Hautes Coumes.
Ottimizzazione della lavorazione del terreno nella viticoltura biologica
La terza ed ultima iniziativa progettuale analizzata in questo approfondimento riguarda l’ottimizzazione dei percorsi tecnici di manutenzione del suolo nella viticoltura biologica per ridurre i costi di produzione ed il consumo di carburante.
Il progetto nasce nel 2016 nei territori dell’Hérault e del Gard ed ha l’obiettivo di rilevare dati sul consumo di carburante necessario per la manutenzione dei suoli vitati e sulle prestazioni tecnico-economiche dei macchinari, con l’obiettivo di individuare la combinazione più efficiente degli interventi e ridurre il numero di trattamenti. Le attività progettuali prevedono, infatti, la realizzazione di analisi sui viticoltori biologici per analizzarne consumi, tempi e modalità di gestione del suolo. Vi sarà, inoltre, una fase di sperimentazione sulla valutazione dell’efficienza del controllo delle erbacce di 2 itinerari tecnici di trattamento del suolo nello stesso contesto di riferimento.
Le risorse a disposizione (162 mila €) sono finalizzate all’individuazione di output innovativi per le aziende interessate a ridurre l’utilizzo di erbicidi, controllando inoltre i consumi di combustibili fossili e dunque i costi di produzione. I risultati attesi consentiranno di stabilire un range di consumo di combustibile di diversi strumenti di lavorazione a seconda delle condizioni di intervento e di proporre diversi possibili percorsi tecnici in contesti specifici (in base alle condizioni del vigneto). I partner tecnico-scientifici coinvolti nelle attività, oltre ad aziende agricole locali, sono Auvergne; Goma Fortin e Colin e Gaviglio.
La produzione di vino in Europa
La Francia è il secondo produttore di vino in Europa con circa il 29% della produzione totale europea, dietro solo all’Italia, che invece detiene una fetta superiore al 30% della produzione totale comunitaria. Al terzo posto in termini di produzioni la Spagna, con circa il 25% della produzione europea. La residuale quota è ripartita tra gli altri stati membri (Figura 1).
Questi progetti saranno in grado di fornire un ulteriore contributo per la competitività del settore vitivinicolo francese e più in generale dell’Unione europea, attraverso la divulgazione garantita dalla Rete europea per l’innovazione del Pei-Agri?
Figura 1 – La Produzione di Vino Nell’Unione Europea (.000 hl)
Fonte : Eurostat
(© Osservatorio AGR)