18 Dicembre
prezzi

Frumento, prezzi stabili

di Yari Vecchio

L’attenzione degli analisti in questa settimana è tutta per il frumento dopo il rilascio dei report da parte dei ministeri dell’agricoltura per le stime di semina per il 2016-2017. Nelle passate settimane abbiamo parlato di come le quotazioni vivessero una fase di forte volatilità, dovuta per lo più alle elezioni del presidente degli USA. Ad oggi la situazione si è stabilizzata e cominciano a cambiare gli scenari nel panorama mondiale ed in particolare abbiamo analizzato il caso della Francia e della Cina.

 

Francia: record di semine per il frumento

Secondo i dati Cocereal le produzioni di frumento nel 2016 sono diminuite del 31% circa. Data l’annata disastrosa, i coltivatori francesi hanno deciso di aumentare i seminativi di frumento per l’inverno, raggiungendo un nuovo record da 26 anni a questa parte. Il ministero dell’agricoltura francese ha stimato che gli ettari messi a disposizione per la coltivazione di grano saranno circa 7,34 milioni, con un aumento del 4,25% rispetto alla media dell’ultimo quinquennio (7,03 milioni di ettari).

In particolare, l’aumento delle semine sarà per lo più destinato al frumento tenero (5,19 milioni di ettari, il valore più alto dal 1993 ad oggi), mentre si registra un calo per la coltivazione di frumento duro.

 

Cina: aumenta l’import

Cambio di programma per la Cina. Le stime prevedevano, erroneamente, un raccolto record. Le intense precipitazioni che hanno colpito la parte orientale hanno causato ingenti danni al raccolto.

Di conseguenza, secondo le stime dei tecnici dell’USDA la Cina importerà circa 4 milioni di tonnellate di frumento, con un aumento del 700% rispetto alle previsioni di inizio novembre.

 

L’aumento dei quantitativi da importare è dovuto all’impossibilità di quantificare il danno delle piogge, che potrebbe oscillare tra l’8% e il 24% del raccolto totale. In ogni caso comunque maggiore rispetto al 2015, quando solo il 5% del raccolto fu danneggiato dagli eventi climatici avversi.

 

Italia, rimangono stabili le previsioni per il frumento

Come detto nel precedente articolo, per l’Italia la situazione sulle produzioni di grano è per lo più rosea. Nel nord aumentano le produzioni, mentre al sud rimangono per lo più stabili rispetto al 2015. Secondo i dati Istat la stagione si dovrebbe chiudere con un raccolto superiore ai 5 milioni di tonnellate.

 

Prezzi, stabilità su quasi tutte le piazze mondiali

Il futures Chicago SRW Wheat Futures (MAR 2016), quotato sulla borsa di Chicago, ha chiuso la settimana con un rialzo giornaliero di 1,6 cent/bushel con un valore di 411 c/bl. Aumenta a 12 c/b lo spread con il futures a maggio 2017.

In Francia i prezzi sono ancora sotto pressione. Le quotazioni hanno perso 4 euro/t nel corso della settimana (venerdì 245 euro/t).  Nonostante la discesa, in termini assoluti, la Francia continua ad avere le quotazioni più alte.

Sulle piazze italiane, invece, la situazione è diversa. Sui listini di Foggia vige l’immobilismo, nessuna variazione dei prezzi nelle due settimane (Tab.1).

 

Tab.1

Tipologia 07/12/2016 14/12/2016 Variazione
Min Max Min Max Min Max
GRANO DURO FINO 210 215 210 215 0 0
GRANO DURO BUONO MERCANTILE 200 205 200 205 0 0
GRANO DURO MERCANTILE 195 200 195 200 0 0

Fonte: Borsa merci Foggia

 

Dopo i cali delle settimane precedenti, la situazione sembra essersi stabilizzata. A Milano si registra ancora un piccolo calo, ma solo di 5 euro per tonnellata (“fino” Nord 219,5 euro/t). Invariato il listino di Bologna che quota 215 euro/t.

 

Rimangono comunque bassissimi i volumi scambiati, con una diminuzione nei quantitativi in acquisto, ciò potrebbe portare ad un ulteriore ribasso per le quotazioni fino a gennaio 2017.

Da monitorare la situazione dei futures americani che, se dovessero continuare a crescere, potrebbero influenzare e indirizzare i prezzi verso l’alto nel lungo periodo, ma tutto dipenderà dalla chiusura dei raccolti.

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