Anicav, maxi raccolto nel 2021 per il pomodoro da industria italiano (+17%)
Anno record il 2021 per il pomodoro da industria made in Italy. La campagna di trasformazione in Italia – informa l’Anicav, l’associazione industriale che riunisce le imprese del settore delle conserve vegetali – ha chiuso i battenti con una produzione di oltre 6 milioni di tonnellate, in crescita del 17% rispetto al 2020.
Un risultato che riporta l’Italia sul secondo gradino del podio dopo gli Stati Uniti, grazie a una performance che ha staccato di netto quella della Cina.
Da rilevare che l’Italia concentra ad oggi una quota pari al 53% dei volumi di pomodoro da industria europei e il 15,6% dell’offerta globale. A livello geografico, nel bacino produttivo del Centro-Sud sono state complessivamente trasformate 2,96 milioni di tonnellate di materia prima, il 22,3% in più rispetto alla scorsa stagione. Positivo il bilancio anche nei territori vocati del Nord, per lo più emiliano-romagnoli, con il dato dei conferimenti industriali che ha superato quota 3 milioni di tonnellate, con un più 12,8% sul 2020.
L’ottimo risultato – osserva l’analisi – è frutto di una crescita dell’8% delle superficie dedicata a questa coltura (oltre 71.000 ettari) e di una migliore resa agricola, che ha superato di media le 85 tonnellate per ettaro.
“Quella appena conclusa è stata certamente una campagna molto positiva non solo in termini quantitativi ma anche per l’eccellente qualità del pomodoro trasformato, nonostante le aziende abbiano dovuto far fronte a rincari dei costi industriali senza precedenti”, commenta Marco Serafini, presidente dell’Anicav.
Si tratta di dati incoraggianti che rafforzano la posizione di leader mondiale nella produzione di derivati del pomodoro destinati direttamente ai consumatori, in uno scenario caratterizzato da un quadro complessivamente stazionario se analizzato in termini di output globale.
Al riguardo, le stime del World processing tomato council fissano la produzione mondiale a 38,7 milioni di tonnellate, in crescita di appena lo 0,9% sul 2020. Dalle statistiche emerge invece una leggera riduzione delle esportazioni globali di derivati del pomodoro, che tra passate e concentrati hanno subito, nell’anno terminante a luglio 2021, una contrazione dello 0,6% su base annua, motivata dagli esperti da una carenza delle scorte globali.