17 Dicembre
Coronavirus imprese & mercati

All’agroalimentare italiano il Covid costa 30 miliardi

Nel 2020 dell’emergenza Covid, il Natale in semi segregazione farà salire a oltre 30 miliardi il drammatico crack annuale della spesa alimentare degli italiani con un crollo del 12% rispetto allo scorso anno.


La stima è contenuta nel report di Coldiretti «Covid, la sfida del cibo», realizzato in collaborazione con Fondazione Divulga.


Il maggior tempo trascorso a casa a cucinare – sottolinea la Coldiretti – ha determinato un aumento della spesa alimentare domestica (+7%) che però non compensa il drammatico crollo nella ristorazione che ha praticamente dimezzato il volume di affari (-48%).


Una drastica riduzione dell’attività che pesa sulla vendita di molti prodotti, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.


Per alcuni settori particolari, come quello ittico e vitivinicolo, la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione in termini economici.


Ma a soffrire sono anche altri settori agricoli: è il caso di quello florovivaistico, che ha pagato un conto da oltre 1,5 miliardi di euro per le perdite causate della pandemia a causa della chiusura dei negozi in primavera e per i limiti a matrimoni, eventi e cerimonie.


In difficoltà anche l’agriturismo in cui si stima – precisa la Coldiretti – un calo di almeno il 65% del fatturato annuale tra chiusure forzate, limiti e assenza di ospiti stranieri. Insostenibile è anche la situazione di mercato per l’allevamento italiano per effetto del crollo delle quotazioni riconosciute agli allevatori.


Occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l’emergenza Covid il cibo ha dimostrato tutto il suo valore strategico per il Paese. L’Italia può infatti contare su una filiera agroalimentare che con 538 miliardi di valore è la prima ricchezza del Paese che svolge un ruolo di traino per l’insieme dell’economia sui mercati nazionali ed esteri.

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