Agroalimentare, tira l’export UE: +6% nei primi 7 mesi 2021
Corre l’export agroalimentare made in EU.
In base ai dati elaborati degli uffici statistici della Commissione europea le vendite all’estero dei Ventisette sono aumentate, tra gennaio e luglio di quest’anno, di quasi il 6% rispetto allo stesso periodo del 2020, portandosi a 111,4 miliardi di euro. Un andamento in netta controtendenza con quello delle importazioni che hanno invece segnato una lieve flessione, dell’ordine dello 0,2%, scendendo a 72,4 miliardi di euro.
Le dinamiche divergenti import-export hanno determinato un netto miglioramento dell’avanzo valutario, balzato a 39 miliardi di euro in questi primi sette mesi, in aumento del 18% su base annua.
La “pax” commerciale con gli Usa, dopo la guerra dei dazi innescata dagli aiuti all’industria aeronautica, ha rimesso in moto le spedizioni oltre Atlantico. Nel mercato a stelle e strisce, primo sbocco commerciale per l’UE, l’export agroalimentare dei Ventisette ha messo a segno un progresso di oltre 13%, totalizzando 13,8 miliardi di euro, grazie soprattutto allo sprint di vini e superalcolici e dei prodotti dolciari.
Boom di vendite anche in Cina, con un più 9% nel bilancio dei sette mesi, grazie al buon andamento di distillati e liquori e alla spinta di cereali e prodotti vinicoli. Positivo anche il contributo delle esportazioni in Svizzera, Norvegia, Corea del Sud e Israele, mentre confermano un trend negativo le vendite in Regno Unito, in calo del 2% rispetto ai primi sette mesi del 2020.
I rapporti con Londra – riferisce una nota della Commissione europea – stanno comunque mostrando un deciso miglioramento, con gli ultimi mesi che hanno addirittura segnato un svolta delle esportazioni UE oltre Manica, dopo il pesante dietro front di inizio anno.
Sul versante delle importazioni, crescono del 12% gli arrivi di prodotti agricoli e alimentari brasiliani, favoriti dal migliore rapporto di cambio euro/real. In aumento gli acquisti UE anche da Australia, India, Serbia e Argentina, mentre cedono quasi il 30% le spedizioni dal Regno Unito, con un taglio del corrispettivo economico di 2,4 miliardi di euro.
Le esportazioni agroalimentari dell’UE disaggregate per categorie merceologiche restituiscono progressi attorno al 30% nel reparto wine & spirits e del 26% per oli di colza e girasole. Tirano in freno, al contrario, le spedizioni verso i Paesi terzi di frumento e alimenti per l’infanzia, con riduzioni più contenute, ma altrettanto significative, anche per burro, ortaggi e latte in polvere.