Agriturismo italiano, un mercato in crescita che fattura 1,25 miliardi
Con 22.661 aziende al 2016 (+1,9% rispetto al 2015), l’agriturismo rappresenta il perno dell’agricoltura multifunzionale in Italia, un mercato che vede dinamiche importanti al suo interno, a partire dal fatturato, pari a 1,25 miliardi di euro, che segna un +5,2% su base annua.
È quanto emerge dal primo rapporto Ismea- Rete rurale nazionale sulla multifunzionalità agricola e l’agriturismo, presentato il 18 novembre ad Arezzo, nel corso della diciottesima edizione di AGRIeTOUR, il Salone nazionale dedicato all’agriturismo e all’agricoltura multifunzionale.
Nella relazione si evidenzia come nell’agriturismo, la multifunzionalità trovi la declinazione della sostenibilità in termini quali acqua, biodiversità, clima, diversificazione, educazione, inclusione, paesaggio, qualità, suolo e turismo.
Le strutture sono presidio e tutela del paesaggio agrario con oltre 310mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali. Esse hanno una forte valenza sociale creando nuova occupazione, con 8.159 aziende (il 36% del totale) a conduzione femminile.
La Toscana e la provincia di Bolzano forniscono un terzo dell’offerta nazionale, rispettivamente con 4.518 e 3.150 aziende autorizzate. Il settore cresce anche nel Mezzogiorno, dove si registra l’aumento più consistente di aziende (+6,3%), rispetto al Centro (+ 1,8%) e al Nord (+0,3%).
Gli agriturismi esprimono il loro valore anche nel mantenimento dell’agricoltura di piccole dimensioni, dal momento che il 50% delle aziende opera su superfici fino a 5 ettari; in particolare mantengono attività umane nelle aree rurali, spesso svantaggiate.
Da non trascurare, inoltre, che un agriturismo su due si trova in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti.
In termini di sostenibilità, infine, il 25% delle aziende agrituristiche (e delle fattorie didattiche) pratica agricoltura biologica (le aziende agricole biologiche sono il 3,6% del totale).
Tra i numeri della multifunzionalità emerge come nel decennio 2006-2016 le aziende con offerta di degustazione siano aumentate di 1.990 unità (+75%). Nel 2016 le aziende con offerta di attività ricreative, sportive, culturali sono 12.446 (55% dell’intera offerta), 30 in più (+0,2%) rispetto al 2015.
Crescono anche quelle con offerta di degustazione, a quota 4.654 (21% dell’intera offerta, era il 19,3% nel 2015) e quelle con agricampeggio, pari a 1.342 (+3,8% rispetto al 2015).
Dal 2010 (anno della prima rilevazione) al 2016, le fattorie didattiche sono quasi raddoppiate (+99%). Le attività didattiche vengono proposte da 1.497 agriturismi, aumentati di 95 unità (+6,8%) sul 2015.
Per quanto riguarda la domanda, nel periodo 2005-2016 gli arrivi sono più che raddoppiati (+125%), passando da 1,3 milioni a oltre 3 milioni, con un importante incremento degli ospiti stranieri (+174%) e degli arrivi italiani (+96%).
La maggior parte degli ospiti stranieri proviene da Germania, Paesi Bassi, Francia e Stati Uniti. L’agriturismo incide per l’11,4% degli arrivi dell’intero comparto extralberghiero.
(© Osservatorio AGR)