2 Novembre
innovazione

Agricoltura di precisione: i droni voleranno come sciami di api

Droni in grado di volare autonomamente sui campi come sciami di api per individuare ed eliminare le erbe infestanti. È quanto promette il progetto europeo Saga (Swarms Robotics for Agricultural Applications), cui sta lavorando il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in partnership con l’università olandese di Wageningen, specializzata in studi agrari. Quest’ultima cura la parte del progetto relativa al riconoscimento delle infestanti, mentre i ricercatori del Cnr si occupano del volo e della comunicazione dei velivoli.
Il progetto dovrebbe essere completato entro novembre 2017, ma già tra pochi mesi sarà pronto il test per il primo prototipo di drone programmato per osservare un campo coltivato e rilevare con precisione la presenza di piante infestanti attraverso algoritmi di visione artificiale.
I droni saranno in grado di comunicare tra loro, in modo da aggregarsi e mappare le aree con maggior presenza di infestanti, dove l’intervento è più urgente, sfruttando comportamenti simili a quelli impiegati dagli sciami di api per identificare le zone dove il polline è più abbondante. In questo modo gli interventi potranno essere limitati alle aree più problematiche, risparmiando risorse, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la produzione agricola. A eseguire tali interventi saranno i robot stessi, dotati di microspray che servirà a liberare la pianta dagli elementi infestanti. I droni lavoreranno in gruppi numerosi e si coordineranno per ricoprire grandi estensioni di terreno. Inoltre da terra saranno in grado di agire sugli infestanti meccanicamente anziché chimicamente, prerogativa che li renderà utilizzabili anche nell’agricoltura biologica.

 

(© Osservatorio AGR)

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