Accordo Ue-Cina per proteggere 100 indicazioni
L’Unione europea e la Cina hanno
concluso i negoziati su un accordo bilaterale per proteggere 100 indicazioni
europee in Cina (dop e igp) e altrettante cinesi nell’UE contro imitazioni e
usurpazioni. Delle 100 indicazioni Ue protette, 26 sono italiane, il Paese
più rappresentato insieme alla Francia.
Le dop e igp italiane sono: Aceto balsamico di Modena, Asiago, Asti,
Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Bresaola della
Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco,
Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, Montepulciano
d’Abruzzo, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano,
Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Soave, Taleggio, Toscana
(vino), Vino Nobile di Montepulciano.
Tra i 100 prodotti cinesi che entreranno nel registro Ue della qualità ci sono
il riso Panjin, diverse varietà pregiate di tè e le bacche di goji Chaidamu.
L’accordo prevede l’estensione della lista per proteggere altri 175 prodotti
dopo quattro anni dall’entrata in vigore dell’accordo. Si attendono i dettagli
sulle eccezioni che potrebbero essere state adottate in seguito all’opposizione
alla registrazione, sollevate soprattutto da operatori di mercato di Paesi
terzi contro una ventina europei e una decina di cinesi nell’elenco.
Il negoziato per l’accordo di mutuo riconoscimento di dop e igp è iniziato nel
2017. La Cina è il secondo mercato per l’agroalimentare Ue con esportazioni dal
valore di 12,8 miliardi.
L’accordo ora entra nella fase di scrutinio legale e verrà esaminato da
Consiglio Ue ed Europarlamento. La Commissione prevede l’adozione prima della
fine del 2020.
Commentando l’accordo il commissario per l’agricoltura Phil Hogan
ha dichiarato: «I prodotti a indicazione geografica europea sono rinomati
in tutto il mondo per la loro qualità. I consumatori sono disposti a
pagare un prezzo più elevato, confidando nell’origine e nell’autenticità di
questi prodotti, premiando ulteriormente gli agricoltori. Questo accordo è
una vittoria per entrambe le parti, rafforzando le nostre relazioni
commerciali, avvantaggiando i nostri settori agricolo e alimentare e i
consumatori di entrambe le parti».