Accordo di libero scambio Ue-Giappone: rinviato al 2017
Sfuma definitivamente la possibilità di concludere entro il 2016 l’Economic Partnership Agreement (EPA) tra Unione europea e Giappone, l’accordo di libero scambio i cui negoziati, iniziati nell’aprile 2013, hanno già visto 15 round.
«Ci sono alcune questioni dove il raggiungimento di un compromesso si sta rivelando più difficile di quanto entrambe le parti avessero pensato» ha dichiarato il capo negoziatore UE Mauro Petriccione, nel corso di una conferenza stampa all’Europa House di Tokyo. Due settimane di intense trattative non sono bastate a raggiungere un’intesa tra il Paese nipponico e l’Unione europea, le cui economie messe assieme rappresentano il 28% del PIL mondiale.
Diverse le questioni ancora aperte, principalmente in relazione a due settori: agroalimentare e automobilistico. Per quest’ultimo, l’interesse strategico del Giappone è la completa liberalizzazione, ma la Commissione ha posto diverse condizioni, tra cui un periodo di transizione, una clausola di salvaguardia a tutela del mercato e dei costruttori europei e l’adeguamento degli standard in modo da consentire l’accesso al mercato giapponese anche ai costruttori del Vecchio continente.
Per quanto riguarda invece il settore agroalimentare, l’Europa punta ad ottenere maggiori concessioni in termini di accesso al mercato nipponico, soprattutto per i prodotti lattiero-caseari, la carne bovina, i cereali e le indicazioni geografiche.
Stando alle dichiarazioni del capo negoziatore UE, le trattative proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di raggiungere un’intesa soddisfacente per entrambe le parti all’inizio del 2017.
(© Osservatorio AGR)