20 milioni di italiani impegnati nella coltivazione “fai da te” in orti urbani, giardini e terrazzi
Sono oltre 20 milioni gli italiani che con l’arrivo del caldo si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o nei terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane. È quanto emerge da uno studio della Coldiretti, divulgato nei mercati di Campagna Amica, che evidenzia come la passione si stia diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione.
Un bisogno di conoscenza che – rileva l’associazione – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto, messo a disposizione dalla rete degli orti urbani di Campagna Amica, con il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale.
Il 25,6% degli italiani che coltiva da sé piante e/o ortaggi lo fa soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini, ma anche per passione (10%) e per risparmiare (4,8%), come risulta da un’indagine Coldiretti/Censis. Si tratta, peraltro, di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se dall’analisi emerge a sorpresa che la percentuale è più alta tra i giovani, salendo al 50,8% tra chi ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Senza dimenticare – aggiunge Coldiretti – che mai così tante aree verdi sono state destinate a orti pubblici nelle città capoluogo, dove si è raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione a uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo. Gli orti urbani – evidenzia l’associazione – non hanno scopo di lucro, sono assegnati in comodato ai cittadini richiedenti e forniscono prodotti destinati al consumo familiare e, oltre a rappresentare un aiuto per le famiglie in difficoltà e ad avere anche un valore didattico, concorrono a preservare spesso aree verdi interstiziali tra le aree edificate per lo più incolte e destinate all’abbandono e al degrado.
(© Osservatorio AGR)